Nella nostra pubblicità non vedrete mai la scritta : “Vuoi un sito web?”!
Il sito web non è un giocattolo o un gelato che si può volere, un sito web non risponde a nessun “voglio”. Un sito web può essere necessario per il lavoro, per la crescita personale, per il business, ma deve rispondere alla necessità e non alla voglia. Quando un cliente mi dice che vuole un sito web, gli faccio alcune domande e gli spiego come funziona e come gestirlo. Poi lo lascio pensare, a volte per mesi, e dopo che torna da me dicendo: “ho bisogno di un sito web” o “mi serve un sito web”, solo dopo questo momento possiamo iniziare a lavorare.
Probabilmente vi chiederete, ma perché? Perché il sito web è un strumento, è vivo, e la voglia da sola, non dimostra la necessità  ne la volontà di immergersi nel complesso mondo del web.

 

1.Da dove partire ovvero l’anatomia del sito web.

Per prima bisogna capire che il sito web, non è un gioco,  è come un adolescente, non si può lasciarlo da solo perché potrebbe avere influenze negative o finire nei guai. I siti web lasciati da soli, senza ricevere le attenzioni sufficienti e gli aggiornamenti necessari, rimangono vulnerabili a diversi virus, che potrebbero sfruttare il sito per il furto dei dati oppure per pubblicità non autorizzate di altri siti web, un sito non gestito abbassa la sua reputazione e potrebbe non tornare mai ad un livello di fiducia accettabile e ovviamente non potrebbe essere mai usato per promuovere un business normale. Anche se il sito non esistesse più, ci vogliono decine dei anni per ripulire la reputazione del dominio e spesso senza risultati.

Regola n.1 – fare il sito solo quando siete sicuri che non lo abbandonerete.

 

2.Usate i motori di ricerca seguendo le regole.

Non è sufficiente solamente creare un sito per ricevere gli ordini, visitatori ecc. Il sito appena creato, potrebbe essere “non visibile” per i motori di ricerca. Per questo esistono delle regole, che usiamo, per inviare le informazioni necessarie ai motori di ricerca, chiedendogli di venire a verificare, convalidare ed indicizzare il sito.
Avrete sicuramente sentito parlare di “dark web”,è fuori dai motori di ricerca e non è indicizzato. Questo perché non mandano le informazioni per i motori di ricerca esattamente per non essere visibili.

Quindi la regola n.2 – i motori di ricerca vedono solo quello che gli facciamo vedere.

 

3.Per la fretta si paga doppio.

Il sito appena creato, ovviamente può essere inviato al “controllo” per essere indicizzato dai motori di ricerca, ma deve essere pronto. Prendiamo come esempio un libro, se il libro non ha i titoli, non ha i numeri di pagine, l’indice… Come facciamo a trovare una pagina giusta o capire di cosa si tratta? La stessa cosa succede con i motori di ricerca, quando vedono un sito nuovo e non ottimizzato per i motori di ricerca. I motori vedono il testo disordinato, immagini, url e prendono quello che vogliono, quindi una pagina potrebbe addirittura avere come la descrizione il testo di copyright, preso dal fondo della pagina, e per modificare questi dati ci vorrà un sacco di tempo, perché ogni volta facendo le modifiche, possiamo solo chiedere al motore di ricerca a venire per controllare, ma non possiamo obbligarlo di farlo, e ci vorrà il tempo per revisionare tutte le pagine del sito ed il tempo di attesa per l’aggiornamento delle informazioni dal lato di motore di ricerca.  Per prevenire questa situazione, dobbiamo inserire le informazioni giuste, ai posti giusti e lasciare ai motori di ricerca un certo indice del sito. In questo caso, i motori di ricerca prendono i dati corretti e sulla ricerca le pagine avranno le spiegazioni corrette e il motore di ricerca farà vedere il sito alle persone che cercano quello che abbiamo indicato.

Quindi la regola n.3 – abbiate pazienza per non fare doppio lavoro dopo.

 

4.Il sito non cresce da sé e non si vende da sé.

Il sito indicizzato è la fase di partenza. Tra i tantissimi siti online, il motore di ricerca sceglie quelli che corrispondono ai certi parametri specifici, non basta solo una descrizione corta della pagina, i motori di ricerca valutano tanti altri aspetti di SEO Ottimizzazione  , tra cui una parte è il rating “fuori dal sito” (in Inglese “SEO Off page” oppure “SEO Off site”) come  il suo rating di citazioni, quanti siti hanno citato il vostro sito, l’attività sociale, la pubblicità sui diversi piattaforme, diciamo il rating in rete, ed un’altra parte sono i parametri dentro il sito” (Ingl. “SEO On page”/ “On site”) come i primi sono:
  • l’età del dominio, l’età del sito,
  • gli aggiornamenti, quanto spesso viene aggiornato il sito,
  • la qualità e quantità dei contenuti, e poi i parametri dell’uso del sito:
  • la durata di sessione, cioè quanto tempo un utente ha guardato il sito,
  • la durata di visualizzazione della pagina, che spiega ai motori di ricerca se il contenuto trovato dal visitatore è stato interessante,
  • la navigazione sul sito, cioè quante pagine ha guardato l’utente, se l’utente ha chiuso il sito quasi subito dopo averlo aperto, è un segnale serio, che il sito non corrisponde alla domanda, in questo caso il sito non verrà visualizzato sulla stessa posizione sul motori di ricerca per la stessa richiesta,
  • il tempo in cui la pagina si carica, ovviamente se il sito è troppo lento, verrà omesso dalla lista dei siti “idonei” nei motori di ricerca e non sarà  sulle prime posizioni per le ricerche correlate.

La regola 4 – la visibilità deve essere guadagnata.

 

5. La visibilità non si vende da sola.

Ci sono tanti altre fasi, che fanno la differenza. Sul sito bisogna lavorare non solo per i bot e per i motori di ricerca, ma principalmente bisogna lavorare per i clienti. Ad esempio, avete fatto tanti lavori sul sito,  ci sono tanti altri siti che citano il vostro, ci sono tanti segnali dal social, ma nonostante ciò, se su Google Map la vostra azienda ha voti bassi da alcuni clienti non soddisfatti, difficilmente arriveranno nuovi contatti. Bisogna lavorare sul servizio ai clienti, se pensate che è possibile lavorare pensando “faccio come mi pare”, vi sconsiglio di iniziare. Perché un business messo online, deve rispondere alle esigenze dei vostri clienti, ed in questo caso, loro vi spiegano cosa cercano, e se non potete soddisfare un cliente, meglio di rifiutare la sua richiesta in modo più gentile possibile, invece che farla male e poi avere un voto basso.

È sempre vostra, la reputazione, ed è una cosa che non si aggiusta così facilmente.

 

Queste sono solo le principali basi per capire cosa aspettarsi da un lavoro con un sito web, ovviamente con la consulenza di esperti e la gestione professionale del progetto non incontrerete queste cose negative e sarà un passaggio guidato; ma bisogna essere pronti a lavorare sodo con le cose che richiedono esattamente la vostra attenzione.
Siate un passo avanti con l’esperienza che abbiamo raccolto dal 2005 ad oggi e che mettiamo a vostra disposizione.
Per le informazioni dettagliate e la consulenza personalizzata, contattateci oppure potete inviare un messaggio sulla nostra pagina. Facebook

 

Cordialmente,
Yulia Ryabova