1.Da dove partire ovvero l’anatomia del sito web.
Regola n.1 – fare il sito solo quando siete sicuri che non lo abbandonerete.
2.Usate i motori di ricerca seguendo le regole.
Quindi la regola n.2 – i motori di ricerca vedono solo quello che gli facciamo vedere.
3.Per la fretta si paga doppio.
Quindi la regola n.3 – abbiate pazienza per non fare doppio lavoro dopo.
4.Il sito non cresce da sé e non si vende da sé.
- l’età del dominio, l’età del sito,
- gli aggiornamenti, quanto spesso viene aggiornato il sito,
- la qualità e quantità dei contenuti, e poi i parametri dell’uso del sito:
- la durata di sessione, cioè quanto tempo un utente ha guardato il sito,
- la durata di visualizzazione della pagina, che spiega ai motori di ricerca se il contenuto trovato dal visitatore è stato interessante,
- la navigazione sul sito, cioè quante pagine ha guardato l’utente, se l’utente ha chiuso il sito quasi subito dopo averlo aperto, è un segnale serio, che il sito non corrisponde alla domanda, in questo caso il sito non verrà visualizzato sulla stessa posizione sul motori di ricerca per la stessa richiesta,
- il tempo in cui la pagina si carica, ovviamente se il sito è troppo lento, verrà omesso dalla lista dei siti “idonei” nei motori di ricerca e non sarà sulle prime posizioni per le ricerche correlate.
La regola 4 – la visibilità deve essere guadagnata.
5. La visibilità non si vende da sola.
Ci sono tanti altre fasi, che fanno la differenza. Sul sito bisogna lavorare non solo per i bot e per i motori di ricerca, ma principalmente bisogna lavorare per i clienti. Ad esempio, avete fatto tanti lavori sul sito, ci sono tanti altri siti che citano il vostro, ci sono tanti segnali dal social, ma nonostante ciò, se su Google Map la vostra azienda ha voti bassi da alcuni clienti non soddisfatti, difficilmente arriveranno nuovi contatti. Bisogna lavorare sul servizio ai clienti, se pensate che è possibile lavorare pensando “faccio come mi pare”, vi sconsiglio di iniziare. Perché un business messo online, deve rispondere alle esigenze dei vostri clienti, ed in questo caso, loro vi spiegano cosa cercano, e se non potete soddisfare un cliente, meglio di rifiutare la sua richiesta in modo più gentile possibile, invece che farla male e poi avere un voto basso.
È sempre vostra, la reputazione, ed è una cosa che non si aggiusta così facilmente.